Intelligenza artificiale: settimana decisiva, non solo per l'Italia

15.03.2024

Nuove regole per lo sviluppo sostenibile ed equo dell'Intelligenza Artificiale , tra strategia nazionale e G7 (fonte di Wired / Ruben Razzante)

"In queste settimane l'attenzione dell'Europa e dell'Italia è stata catturata da una serie di eventi fondamentali che riguardano l'evoluzione dell'intelligenza artificiale (AI). Tra gli avvenimenti più significativi spicca l'evento "L'Intelligenza artificiale per l'Italia" tenutosi a Roma il 12 marzo, promosso congiuntamente dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e da AgID - l'Agenzia per l'Italia Digitale. Questo evento ha offerto un'importante piattaforma per discutere delle prospettive e delle sfide che l'AI presenta per il nostro Paese, evidenziando l'urgenza di sviluppare una strategia nazionale per sfruttare appieno il potenziale di questa tecnologia in modo responsabile e sostenibile.

Parallelamente, il voto finale del 13 marzo del Parlamento europeo sull'AI Act ha segnato un momento cruciale nella regolamentazione dell'AI a livello continentale. Questo regolamento mira a stabilire un quadro normativo chiaro e coerente per l'utilizzo dell'AI nell'Unione europea. Il suo impatto sarà significativo non solo per gli stati membri dell'Ue, ma anche per il panorama globale della tecnologia, influenzando le pratiche e le politiche relative all'AI in tutto il mondo.

A completare questa settimana densa di eventi il vertice di Trento previsto per il weekend e che rappresenta un'ulteriore opportunità per i leader europei di confrontarsi e discutere delle opportunità e dei rischi dell'Intelligenza Artificiale. Durante questo incontro, ci si aspetta una discussione approfondita sulle opportunità offerte dall'AI per l'innovazione e lo sviluppo economico, nonché sulle sfide etiche e sociali che essa presenta. Questi sviluppi mettono in luce l'urgente necessità di considerare le implicazioni etiche dell'IA, poiché essa penetra sempre più profondamente nella nostra vita quotidiana, influenzando settori cruciali come la sanità, l'istruzione, l'automotive e la finanza. È fondamentale affrontare questi dilemmi etici con serietà, poiché ci offrono l'opportunità di adottare un approccio informato e responsabile all'utilizzo dell'AI, tracciando così un percorso che sia allineato ai nostri valori morali e che promuova il benessere della società nel suo complesso.

Innanzitutto l'AI non dev'essere utilizzata per danneggiare l'umanità, deve essere sotto il controllo umano, sviluppata in modo equo (scongiurando il rischio di disuguaglianze e discriminazioni) e dev'essere trasparente e comprensibile. L'AI va cioè utilizzata per fini costruttivi e per amplificare le capacità umane, non per sostituirle. Il suo obiettivo dev'essere quello di creare interazioni sinergiche con gli esseri umani. La supervisione e la responsabilità delle decisioni tecnologiche devono essere saldamente rimanere in capo agli esseri umani. Generebbe infatti timori l'idea di una AI autonoma e svincolata dal controllo umano. L'uso costruttivo dell'AI dovrà tuttavia completarsi integrando in questo percorso altre questioni come la privacy, la sicurezza, la trasparenza, la responsabilità e l'equità.

In particolare sul fronte della trasparenza è fondamentale che le decisioni prese dall'AI siano comprensibili agli esseri umani e che le fonti risultino chiare e accessibili, cioè appaia evidente sulla base di quali premesse vengono prese determinate decisioni. Di qui anche la necessità di individuare nel tempo criteri di attribuzione di responsabilità giuridica per le decisioni prese e di ascrivere eventuali danni provocati da un uso scorretto dell'AI. Dunque non tutto quello che è tecnicamente fattibile è anche eticamente e umanamente accettabile. L'AI deve funzionare "con" gli esseri umani, potenziando le loro attività in tutti i campi, creando interazioni sinergiche tra l'AI e le capacità umane per affrontare al meglio le sfide complesse imposte dalla rivoluzione tecnologica. Volendo sviluppare concettualmente l'apporto benefico che l'AI può assicurare al progresso globale, ponendosi al servizio della collettività e del bene comune, va detto che essa può diventare uno straordinario amplificatore delle nostre azioni virtuose per la tutela del prossimo e dell'ambiente e realizzare uno scenario di "fraternità tecnologica", alimentato dalla feconda aspirazione a conciliare innovazione, efficienza e valori umani fondamentali.

È ormai chiaro che l'intelligenza artificiale rappresenta una delle sfide più importanti e promettenti del nostro tempo. Questa settimana, con gli eventi cruciali che si sono susseguiti, abbiamo avuto l'opportunità di gettare le basi per un futuro in cui l'AI sia al servizio dell'umanità, promuovendo il benessere sociale e rispettando i valori etici fondamentali. È necessario più che mai continuare a vigilare sull'evoluzione dell'AI, garantendo che sia guidata da principi morali solidi e che sia utilizzata per il bene comune. Guardando al futuro, dobbiamo coltivare un'etica dell'AI che ponga al centro il rispetto per l'umanità e l'ambiente, in un'ottica di fraternità tecnologica che unisca innovazione e valori umani per il progresso globale. Solo attraverso un impegno collettivo per un uso responsabile e informato dell'AI possiamo sperare di realizzare pienamente il suo potenziale positivo e costruire un futuro migliore per tutti".