Il Paese Italia e la strategia sull'Intelligenza Artificiale

08.04.2024

Dalla lettura del testo redatto dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall'Agid (Agenzia per l'Italia digitale), la strategia italiana per l'intelligenza artificiale consiste in "un grande progetto unitario" che opererà "in stretta sinergia con la comunità Europea e internazionale" per favorire "un sistema di regole coerenti con principi etici e di responsabilità sociale" di questa tecnologia. La strategia si divide in quattro rami, ciascuno dedicato a un settore diverso: alla ricerca scientifica, alla pubblica amministrazione, alle imprese e alla formazione (fonte di DTD; Il Sole 24Ore)

Gli obiettivi della strategia sono di largo respiro ed ambiziosi, mirano ad attrarre talenti in AI anche dall'estero, a costituire un ecosistema dell'AI a favore di imprese ed università per promuovere formazione e percorsi didattici dedicati alle tecnologie abilitanti. Oltre a ciò, viene dato spazio all'incremento della consapevolezza dell'uso dell'AI anche delle giovani generazioni, tanto che il piano per l'AI prevede percorsi formativi sull'etica digitale per le Scuole. 

Tuttavia, la questione che si pone e che dovrà ricercare le concrete risposte alle esigenze emergenti per soddisfare il Piano italiano per l'AI, è quella relativa alle risorse. La domanda che gli addetti ai lavori, le imprese ed i cittadini dovrebbero porre, è : quali risorse saranno a disposizione per la realizzazione del Piano affinché ci sia una crescita scientifica e tecnologica coerente con le aspettative, ma anche uno sviluppo sociale al passo con le innovazioni indotte dall'AI e della consapevolezza per un uso etico, legale e democratico ?

La strategia per l'AI italiana ha principalmente un carattere generale ma illustra anche alcuni progetti più specifici, ad esempio:

  • sostenere le startup italiane di intelligenza artificiale attraverso capitali pubblici e privati;
  • integrare l'intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione e formarne i dipendenti;
  • potenziare il dottorato nazionale in Intelligenza artificiale, co-finanziandone le borse di studio per almeno tre cicli ulteriori e le attività didattiche;
  • avviare un "piano straordinario" di assunzioni di ricercatori specializzati e formatisi attraverso le iniziative del PNRR;
  • finanziare un "repository nazionale [cioè un deposito di dati, ndr] per la condivisione e il riuso di dataset e modelli acquisiti";
  • finanziare la ricerca sull'intelligenza artificiale di prossima generazione;
  • creare un fondo finanziario per incentivare l'adozione dell'intelligenza artificiale nelle imprese;
  • sostenere le startup e le aziende che si occupano di queste tecnologie;
  • istituire una rete di laboratori per lo sviluppo di applicazioni in contesti industriali;
  • l'istituzione di una Fondazione per l'Intelligenza artificiale, dotata di un fondo proprio, per il monitoraggio e l'attuazione della strategia.

Vedremo i prossimi passi pragmatici .....!